MADONNA DI CAMPIGLIO
4) La Val Gardena

Da Madonna di Campiglio si giunge a Dimaro dopo aver scollinato il Passo di Campo Carlo Magno per proseguire a destra lungo la Val di Sole fino a giungere al bivio che conduce al Passo della Mendola (1363 m.) grazie ad una strada che risale la alta Val di Non. Dal passo (che funge anche da confine tra le province di Trento e Bolzano) la carreggiata scende con una larghezza che varia dai 5 agli 8 metri con una pendenza massima del 12% per giungere a fondo valle e quindi a Bolzano. Dal capoluogo si prosegue verso Est costeggiando il fiume Isarco fino a Ponte Gardena dove si svolta a destra per imboccare la Val Gardena che si apre prima stretta lungo una gola, per allargarsi poi tra i prati che avvolgono Ortisei. Ci si trova ora nel cuore della valle dove è radicata la cultura ladina che si manifesta nella lingua parlata dagli abitanti, oltre che nelle abitazioni e nei costumi tipici. La valle prosegue ora attraverso Santa Cristina e Selva di Val Gardena che sono gli altri centri della valle e dove il turismo è diffuso in estate come in inverno. Per il pranzo la scelta spazia tra i numerosi ristoranti posti lungo la strada in tutta la valle e per il rientro a Madonna di Campiglio le alternative sono 2: la prima è la più breve e consiste nello svoltare a sinistra al bivio posto ad Ovest di Ortisei per salire al Passo di Pinei (1437 m.) e giungere a Siusi. Da qui svoltando verso Est si sale all'omonimo altopiano dove, immersi nei pascoli, sorgono diverse baite e rifugi e dal quale di ammirano il Sasso Piatto ed il Sasso Lungo. Si ridiscende quindi a Siusi per riprendere la strada che , verso sinistra, attraversa Fiè a Sciliar per scendere a Prato all'Isarco e congiungersi alla statale che porta a Bolzano. Da qui si ripercorre il viaggio dell'andata fino al rientro in Val Rendena. La seconda alternativa consiste nel salire al Passo del Sella ( 2244 m.) dal quale si gode di un panorama che, chiuso a Est dalle pareti verticali del Sella e a Ovest dal gruppo del Sasso Lungo, spazia fino al ghiacciaio della Marmolada a Sud. Si scende quindi verso Canazei (1465 m.) lungo una strada ricca di tornanti per correre lungo il fondo della Val di Fassa fino all'abitato di Vigo di Fassa dove si intraprende, a destra, la salita verso il Passo di Costalunga (1754 m.). Questo si raggiunge senza particolari difficoltà e subito dopo averlo superato è d'obbligo una tappa presso il Lago di Carezza, posto a sinistra. Questo lago è famoso perchè sulle sue limpidissime acque si rispecchiano ad Est il Catinaccio e a Sud il Latemar. La strada inizia ora ad essere più tortuosa e scende decisa a Nova Levante e poi a Ponte Nova senza più presentare tornanti. Al bivio si svolta a destra e si imbocca la stretta Val d'Ega che conduce a Bolzano. Da qui si risale al Passo della Mendola per fare rientro (attraverso le Valli di Non, di Sole e Meledrio) a Madonna di Campiglio. La seconda alternativa proposta allunga di parecchio i km di percorrenza ed è consigliato quindi partire presto perchè le ore di marcia sono molte.